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Se qualcosa può andar male,
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Ho mangiato, per dire CIAO.
Dec 13th, 2016

Ho mangiato per dire CIAO

Ho mangiato pietanze sublimi e di grande qualità, in una casa con un gatto amato e malato e con le tartarughe, per dire ciao a chi è entrata nella mia vita per lavoro, ma ha preso il mio cuore e non l'ha più lasciato. Una donna meravigliosa che dice di invidiare la mia vitalità, mentre io resto affascinata dalla sua forza d'animo. Il suo compagno, grande chef.

Ho mangiato pizza e pasta con il pesce spada per dire ciao ad un amico che registra tutti i nostri gusti ed è un drago in cucina ed al quale non ho coraggio di dire che sono diventata vegetariana. Eravamo affiancati alla mia amica coloratissima e bellissima, sempre sorridente e solare la cui affinità è un dono di cui non smetterò mai di stupirmi. L'isola di Farafulli? E' al centro del Mediterraneo.

Ho mangiato fagottini con verdure e funghi per poi correre a vedere un sito archeologico, per dire ciao alla famiglia allargata che è entrata nella nostra vita con la vitalità dirompente di chi ti dice:"Aho, dimose la verità, me rode proprio che te ne vai, strega.". Ed è una delle dichiarazioni di affetto più bella e vera che abbia mai ricevuto.

Ho mangiato un piatto rumeno per dire ciao a chi mi dimostra che si può nascere in nazioni distanti, parlare lingue diverse, avere diverse tradizioni, ma che gli uomini e le donne, sono uguali dappertutto. A chi mi testimonia che non esistono etnie, ma solo esseri umani. Buoni o cattivi, ma esseri umani.

Ho mangiato biscottini al cioccolato per dire ciao alla mia "nipotina" con i pro-nipoti, meraviglia della mia famiglia "acquisita". Li ho amati vedere sguazzare nell'acqua chiamando "Eddi" e sentendo la risata più genuina, quella dei bimbi.

Ho mangiato un gateu di patate per dire ciao a chi ha voluto trasformare il ruolo di "genitore del compagno di scuola" in "famiglia che condivide i momenti più intensi". Anche se ora i bambini non sono più tali e forse non trovano ancora un nuovo punto di contatto, in fondo volevamo essere amici noi, prima ancora che loro.

Ho mangiato in un "all you can eat" per dire ciao al gruppo di "ex-colleghi", un gruppo di spostati che desidera incontrarsi ogni 6 mesi, per vederci sempre uguali e cambiati. Sono il ricordo di di come, persone tante diverse, possano sempre avere la gioia di abbracciarsi.

Ho mangiato biscottini e caffè, per dire ciao ad amiche che sono uscite dalla "virtuale" vita per rendersi "vere" persone. Donne uguali e diverse da me, con le quali condividiamo la simpatia e la sincerità nel piacerci.

Ho mangiato pizza fatta in casa per dire ciao ad una amica impegnatissima e che tocca il mio cuore con la penna e la grinta che ha. E per dirle che mi mancava già dal cancello oltre a non aver bisogno di rassicurazioni sul fatto che no, non troverò altre amiche come lei.

Ho mangiato zucchine, finocchi, cetrioli (ed anche pizza) per dire ciao a chi è a dieta da sempre. La donna della mia vita, la mia famiglia di scelta, quella che sai che tra le lacrime del dolore di lasciarci penserà sempre che l'importante sia che tu sia felice. Ed io vorrei lo stesso per lei. L'amica che appena detto "Vado", ha comprato la guida del posto dove vado, perchè lo so, lei ci sarà. Altri non so, lei si, è sicuro.

Ho mangiato noccioline seduta per terra in un asilo nel bosco, per dire ciao ad una madre di tre capolavori e donna straordinaria con le lacrime in tasca. Lacrime di cristallo e di una sincerità disarmante. E dopo le noccioline mi sono seduta ad un tavolo di gnomi a mangiare "la triste melanzana" per dire ciao e parlare delle posizioni delle stelle della sera o della stella polare con chi, per fortuna, guarda continuamente il cielo.

Ho mangiato una torta di compleanno per dire ciao alla scuola di mia figlia, agli insegnanti grandiosi, ai genitori e agli altri bambini. Ho mangiato la pizza con la nutella per attudire le lacrime della sua e mia commozione. Impossibile dire cosa ha portato questa scuola nella nostra vita. Certo è che ha portato il sorriso in quella di Freddi ed un abbraccio lungo ed intenso, un po' umido, con un amico vero, profondo e sincero che mancherà alla sua quotidianità, ma mai ai suoi ricordi.

Ho mangiato delizie speciali per dire ciao ad un amico incredibile e ad una sua e mia amicizia nata da un bizzarro disegno del destino. Il tecnico più bravo e intuitivo che io abbia mai incontrato, l'unico a cui io abbia mai invidiato la competenza. Mio amico, compagno di notti al computer, come solo i geeks sanno fare: scolando limoncello e tirando le 4 di mattina per mettere su la webfarm più incredibile che la storia ricordi.

Ho mangiato un caffè ed un cornetto per dire ciao ad una lapide, perchè la persona che volevo salutare ha deciso di lasciarmi qui ad interrogarmi ogni giorno come è possibile che la sua assenza sia così presente. Eppure so che approverebbe il mio modo di dire ciao.

Ho mangiato un po' di tutto per dire ciao alla mia famiglia di origine. E' stato difficile metterli tutti insieme in una sola volta e in una sola occasione, ma è un po' come incontrare in un pranzo tutta la mia storia. Il dolore di lasciarli è immenso, il loro stupore e lo sgomento di dovermi salutare è palpabile, il loro inespresso pensiero:"Perchè il tuo amore per noi non basta a tenerti qui?" è dilaniante. Vorrei poter spiegare che la mia anima è una tillandsia ed ha bisogno di luoghi e di cambiamenti per crescere e rivelarsi e chissà, forse poi di tornare. L'amore che provo per voi non mi incatena, ma anzi mi rende libera e forte, proprio perchè esistete nella mia vita. Vorrei non provocare dolore nell'essere ciò che sono, ma evidentemente non riesco.

Con tanti altri pezzi di cuore troppo distanti o impegnati non ho mangiato, ma è come se lo avessi fatto. Con la famiglia acquisita e allargata di mio marito. Con chi ha condiviso le serate a suonare la chitarra regalandomi emozioni intense. Con chi, tra Milano e Alessandria, non sapeva come si mangiassero i gamberi e mio padre stupito glielo ha spiegato. Con chi ha preso la responsabilità di essere padrino di mia figlia. Con amici o ex-colleghi che sono ancora ancorati alla mia vita ed ai miei ricordi. Con i pochi compagni di classe con cui sono rimasta in contatto. Con chi ci siamo incontrati in un week-end del Cilento eppure non ci siamo più perduti. Con chi non sono mai riuscita ad incontrarmi, persone vere che esistono nella rete, forse chissà, magari un giorno.

Non ho mangiato invece con chi non ha voluto dirmi ciao. Con chi non ha avuto il coraggio di dirmi che nella sua nuova vita un posto per "la sua amica" non c'è più. E nonostante tutto, continuo a volergli bene ed augurargli la felicità. Forse un giorno ci ritroveremo. Forse.

Ho mangiato per dire ciao, per poter assaporare in ciascun boccone il sapore acre del dolore di chi sta perdendo qualcosa, ma anche il sapore dolce di chi si rende conto di che vita meravigliosa ha ed ha avuto, perchè piena di anime importanti che l'hanno arricchita. Piena di bellezza e amore. Circondata di abbracci che non fanno mai sentire soli. Anche se lontani. Anche se in mezzo al Mediterraneo.
Ho mangiato perchè il cibo è ciò che realmente appartiene alla nostra, alla mia cultura e mi avvicina a voi.


Ho detto ciao, perchè l'ADDIO nella mia vita con voi, non esiste.


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